Per quanto abbia ascoltato molto la radio da giovane, specie nel periodo in cui sorsero come funghi le famose 'radio private' , raramente mi è capitato di 'scoprire' qualcosa di buono tramite questo mezzo.
Nel 1998 mi capitò, attraverso una radio campana, di ascoltare un supergruppo, con elementi di elevatissimo valore tecnico, che suonava una musica estremamente dinamica, con riff di chitarra incredibili e una ritmica da capogiro.
I Liquid Tension Experiment non solo mi sorpresero, ma mi indussero a 'scavare nel loro passato' e così conobbi anche i Dream Theater e tornai quasi per incanto ad occuparmi del progressive rock, fino ad allora da me considerato erroneamente morto e sepolto (in realtà ero stato io a trascurarne l'evoluzione).
Ma devo di più, molto di più, a Per Voi Giovani, lo storico programma musicale della RAI (http://www.musicaememoria.com/per_voi_giovani.htm) che un pomeriggio trasmise un brano che partiva delirante, elettrico, con una ritmica incalzante e nervosa, che improvvisamente si sedava in un canto rabbioso con un pattern di batteria da brivido. Eccolo...
Avevo appena conosciuto i King Crimson, ma ancora non lo sapevo, perchè talvolta i brani venivano annunciati prima, talvolta dopo e spesso durante, per evitare la registrazione 'pulita', per cui per uno come me, che si concentra principalmente sulla musica, le probabili parole sul brano furono un elemento di disturbo. Riuscii a comprendere solo il nome del brano e da quello partii 'alla ricerca dell'ignoto'.
Starless and Bible Black, l'album da cui è tratto questo brano, non può considerarsi uno dei migliori momenti dei KC, ma mi è servito per aprirmi alla loro conoscenza e per questo ho ritenuto opportuno dargli il giusto risalto. Da lì nacque, come spesso mi è accaduto, la ricerca a ritroso delle loro perle.
Rispetto agli altri gruppi musicali del genere, i KC erano completamente diversi.
Mentre i Genesis, Yes, Pink Floyd e Gentle Giant fondavano le loro basi sulla sinergia fra i componenti, e pertanto erano riluttanti al cambiamento dei musicisti, i KC annoveravano fra le loro fila numerosi musicisti, provenienti dalle più disparate aree musicali, come Keith Tippett dal Jazz, Paulina Lucas soprano, e tanti altri.
In realtà tutto era soggetto alle regole ferree del leader indiscusso del gruppo, il vero e unico 'Re Cremisi' Robert Fripp.
Nel corso degli anni, qualsiasi album dei KC ha portato qualcosa di nuovo ed è stato una linea guida per tutti gli altri.
Senta timore di essere smentito posso dire che il brano che troverete di seguito è una specie di 'manifesto' del progressive rock.
Nel corso degli anni, qualsiasi album dei KC ha portato qualcosa di nuovo ed è stato una linea guida per tutti gli altri.
Senta timore di essere smentito posso dire che il brano che troverete di seguito è una specie di 'manifesto' del progressive rock.
Nonostante sia un brano del 1969 ancora oggi c'è qualcuno che vi si ispira, tanto è il materiale che ancora oggi suona come innovativo (provate ad ascoltare 'Mechanical Bride', brano del 2003 di Steve Hackett!).
Questo è uno dei brani 'eterni' del Progressive Rock. E' imitato, riprodotto e 'coverizzato' da milioni di persone.
Questa prima fase dei KC è una delle tre che io considero di maggiore valore, rispetto alle altre, e si esaurisce in due mirabili capolavori: In the Court of the Crimson King e In the Wake of Poseidon.
La splendida voce di Greg Lake (provate a farci caso: Fripp sceglierà sempre cantanti con la voce calda anche dopo - John Wetton e Adrian Belew) e la freschezza innovativa del drumming di Michael Giles sono fra i capisaldi di questi due album.
La seconda fase di grande rilevanza artistica è, a mio modo di vedere, quella che va da Lark's tongues in Aspic a Red. Da qui il suono della chitarra di Fripp farà uso dei famosi frippertronics, diavolerie elettroniche messe a punto da Fripp stesso.
Secondo me questa è la formazione dei KC che ha reso di più in termini di creatività, innovazione e freschezza. Se volete ve la riassumo con questo brano:
Credo che nella storia del Rock ci siano rarissimi esempi di un album che abbia un'intro così lunga e soffusa.
Se non stessimo parlando dei KC sarebbe quasi da suicidio!
Ma la voglia di dire qualcosa di diverso, che fosse lontano dagli stereotipi, dal 'già sentito' era fortissima e oggi ne godiamo i frutti, che forse allora erano troppo maturi o noi troppo acerbi!
Prestate ascolto a tutti gli strumenti. Ciascuno di essi fa qualcosa di assolutamente nuovo per quel tempo: violino, chitarra, batteria, percussioni... di nessuno potreste dire: "l'ho già sentito".
La terza fase è quella in cui Fripp affiancò a sè l'enfant prodige (allora...ora non è più enfant!) Adrian Belew alla seconda chitarra (cosa mai successa prima!), richiamò Bruford dietro ai tamburi e Tony Levin al basso. Anche in questo caso gli album prodotti furono solo tre: Discipline (il rosso), Beat (il blu) e Three of a Perfect Pair (il giallo). Esempio di questa epoca? Eccolo!
E scusate se è poco! Mi vengono i brividi quando entra la chitarra! E quando sul finale sale di tonalità per poi fermarsi e lasciare andare il brano verso il suo finale.
I lavori tra la prima e la seconda fase non sono da trascurare (Lizard, Islands..), così come quelli successivi alla terza fase (B'Boom, The Construkction of Light, The Power to Believe) ma talvolta sono affetti da eccessivo tecnicismo o da idee un pò lacunose, spesso a causa dell'insoddisfazione cosmica da cui viene assalito frequentemente Fripp.
Discorso a parte merita il brano 'Starless', altra pietra miliare della discografia crimsoniana, tratto da Red, che avrà un post tutto suo.. poi capirete perchè!
A presto!