domenica 27 maggio 2012

I CAMEL - Seconda Parte



Per la prima parte di questo argomento:

http://proglessons.blogspot.it/2011/10/i-camel.html

Per quanto desiderato, necessario o ambito, nessun trasferimento porta immediato giovamento.

Sembra strano ma cambiare improvvisamente la natura degli odori che si sentono nell'aria, la luce che ci sveglia al mattino, le persone che si incontrano quotidianamente, i cibi che si mangiano e le abitudini in generale, provoca un inevitabile contraccolpo psicologico e costringe ad un periodo di assestamento delle funzioni vitali.

E' molto probabile che questo è ciò che ha dovuto affrontare Andrew Latimer nel corso del primo periodo di permanenza in California (nonostante non stiamo parlando di postacci...).

In ogni caso a partire da questo trasferimento, pur trattandosi di un processo avviatosi in precedenza, i Camel diventano un'esclusiva creatura di questo grande musicista e della sua grande sensibilità musicale e riprendono la struttura di band di quattro elementi, come si evince dalla storyboard rappresentata di seguito (presa in prestito da Wikipedia), seppure sempre arricchita dalla presenza di numerosi musicisti addizionali (per i quali fare uno storyboard sarebbe impensabile!).






Ascoltate come Latimer apre l'album ispirato al padre.





Quando ascoltai per la prima volta questo brano "a cappella", ancora non sapevo niente della genesi dell'album, ma ugualmente mi salirono i brividi lungo la schiena e le lacrime agli occhi.
E l'interpretazione musicale, con quella chitarra dal pianto stridente, non è da meno.
Ogni volta che riascolto questo brano sono avviluppato dalla stessa miscela di tenerezza, nostalgia e disperazione... che sono poi le medesime sensazioni che si provano quando si pensa ai nostri cari che non ci sono più.





Dire che al minuto 4,50 Andy tiene una nota per 20 secondi sarebbe sterile e tutto sommato potrebbe sembrare un mero esercizio, ma ascoltate quanta disperazione c'è in quell'unica nota e le altre lunghissime e dissonanti che  la succedono, fino a quell'ultima breve, sliding, che ci permette il relax!
Se è vero come è vero che la musica nulla sarebbe senza le emozioni che riesce a trasmetterci, questo brano ne è la conferma, che ne dite?

Occorreranno altri 3 anni per rivedere i Camel uscire con un nuovo lavoro... e che lavoro!


Rajaz è stato l'album con cui ho scoperto che i Camel non si erano estinti e forse, per questo legame affettivo, lo reputo il punto più alto della nuova discografia della band.






Ascoltate attentamente l'intro, morbida e trasognante e il successivo lungo attacco di batteria... sembra di risentire il drumming sofisticato di Andy Ward, con quella ritmica così legata alla melodia del brano, non è vero? Purtroppo non è lui dietro ai tamburi, ma il buon Dave Stewart svolge ugualmente un buon lavoro.
Con Rajaz il sound ritorna un pò più marcatamente agli stilemi tipicamente progressive, forse per appoggiare con maggiore incisività le sonorità un pò arabeggianti presenti lungo l'album, come nell'esempio successivo.





Potrei postarvi ogni singolo brano di questo splendido album e le good vibrations che la voce calda e la chitarra di Andy vi trasmetterebbero sarebbero sempre le stesse: intense, sontuose, sanguigne.

L'addio al mondo terreno di Peter Bardens ispirò l'ultimo lavoro discografico (2002) dei Camel.


A Nod and a Wink significa letteralmente "un cenno con il capo e un occhiolino" e la dice lunga circa il rapporto fraterno che c'era fra questi due musicisti che, insieme ad Andy Ward, avevano creato, molti anni addietro, qualcosa di unico ed eterno.





Il progressivo peggioramento delle condizioni di salute di Latimer, costretto a letto dalla policitemia, degenerata poi in mielofibrosi, lo costrinsero ad allontanarsi dalla scena per sottoporsi ad un trapianto di midollo. Da allora solo qualche breve apparizione è stata riportata.

I Camel, così caldi e sofisticati, così accattivanti e sensibili, così ricchi di feeling e di tecnica compositiva, sono per certi versi una band maledetta. 
I membri fondatori sono stati Ward, Bardens e Latimer: dei primi due già sappiamo...
Io temo per il terzo, perchè è troppo tempo che si tace sulla sua salute.

Speriamo di no...

1 commento:

Anonimo ha detto...

spero che tu abbia letto le notizie confortanti della salute in ripesa pefetta del ns latimer e di un tour per ottobre 2013 di cui vedi dettagli nel sito uffficiale....spero aggiorneari con queste notizie il tuo blog e spero mi terai informato pe la terza parte della storia del gruppo...buon lavoro e a risentirci spero ciao carlo venanzio