I Genesis sono uno dei riferimenti principali del prog, insieme con Pink Floyd, King Crimson, Yes e Gentle Giant. Senza timore di essere smentito posso asserire che quasi tutte le bands prog successive, passate o attualmente in circolazione, prendono spunto dalla loro musica, dai primi Marillion ai Pendragon, 12th Night e IQ, passando per gli Spock’s Beard, giungendo ai Flower Kings e perfino ai Dream Theater e i Pain of Salvation!
Allo stesso modo ritengo che, nonostante abbiano subito, nel corso della loro carriera artistica, molteplici variazioni di formazione, con defezioni e rimpiazzi sempre estremamente significativi, gli unici VERI Genesis siano stati:
Peter Gabriel – Voce, Flauto e Tamburello
Phil Collins – Batteria, Percussioni e Voce
Steve Hackett – Chitarra elettrica, acustica e classica
Tony Banks – Piano e Tastiere elettroniche
Michael Rutherford – Basso e Chitarra acustica
Le formazioni precedenti e successive non hanno niente in comune con questo raro esempio di sinergia musicale. Non a caso i singoli elementi, nelle loro produzioni solistiche, non hanno mai raggiunto il livello artistico della band nel suo complesso, dove le singole individualità musicali riuscivano a modellarsi l’un l’altra, dando vita ad un delicato equilibrio di enorme efficacia.
Non deve meravigliare, pertanto che la migliore produzione dei Genesis è raccolta in poche perle di inestimabile valore: "Nursery Cryme", "Foxtrot", "Selling England by The Pound" e "The Lamb Lies Down on Broadway". Nel resto della discografia ci sono altri ottimi lavori ("A Trick of the Tail" su tutti, ma anche "Wind and Wuthering" e perfino "Duke", a modo suo, dove ormai erano soltanto in tre) che però sono inevitabilmente parecchi gradini al di sotto dei quattro albums sopra citati.
Conobbi i Genesis con "Selling England by the Pound" (grazie a Paolo DG!), ma l’attrazione fatale fu tale che sentii immediatamente il bisogno di approfondirli e di avere tutta la loro discografia. "Foxtrot" è l’unico LP che ho acquistato usato in vita mia, ma lo feci perché colui che me lo vendette disse di non essere riuscito ad ascoltarlo tutto perché per i suoi gusti era “orribile”! Non sta a me giudicare i gusti musicali delle persone, ma sento il dovere di ringraziare quello sprovveduto per avermi quasi regalato questa pietra miliare della musica di tutti i tempi.
Nel periodo che intercorse fra l’uscita di “Selling England…” e quella di “The Lamb Lies…” riuscii a procurarmi tutta la discografia del gruppo fino a quel momento, compreso “From Genesis to Revelation” nella sua versione originale della DECCA con la cover nera, le scritte in gotico aureo e le lyrics su foglio allegato.
A coloro che non hanno la mia età ricordo che a quel tempo la musica o la si acquistava o la si riversava su musicassetta...
Per il fascino che i Genesis esercitarono su di me, non riuscii a fare a meno di acquistare gli LP, visto anche l'ottimo lavoro svolto dall'illustratore Paul Whitehead.
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